lunedì 19 maggio 2014

Anacronismo dell’esercito russo

(pag.864) “sempre, pensò furibondo: quell’uomo era praticamente un bolscevico.
Il generale Boldyrev era un omone dall’aspetto impacciato. «Abbiamo mobilitato duecentomila uomini» disse a Fitz in tono orgoglioso. «Riesce a equipaggiarli?»
«Sono davvero impressionato» replicò Fitz, ma soffocò un sospiro. Quello era proprio il modo di pensare che aveva causato la sconfitta dell’esercito russo, composto da sei milioni di soldati, da parte di forze molto più esigue come quelle tedesche e austriache. Boldyrev portava persino le assurde spalline tanto amate dall’antico regime: grosse patacche rotonde con tanto di frange che lo facevano sembrare un personaggio di un’operetta comica di Gilbert e Sullivan. In russo, Fitz aggiunse: «Ma se fossi in lei rimanderei a casa metà dei coscritti».
Boldyrev era sconcertato. «Perché?». «Al massimo possiamo equipaggiarne centomila. E devono essere anche addestrati. Meglio avere un piccolo esercito disciplinato piuttosto che un ammasso di gentaglia pronta a ritirarsi o ad arrendersi alla prima opportunità.»”

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