(pag.984) “Durante la cena si parlò di quello che stava succedendo in
Baviera. Il giovedì, in una birreria di Monaco, una lega di gruppi paramilitari
denominata Kampfbund aveva proclamato la rivoluzione nazionale.
Maud quasi non sopportava di leggere i giornali in quei giorni. I
lavoratori scendevano in sciopero e i picchiatori di estrema destra aggredivano
gli scioperanti. Le donne sfilavano nelle strade per manifestare contro la
scarsità di viveri e le loro proteste si trasformavano in assalti ai negozi di
generi alimentari. Tutti in Germania erano furiosi per il Trattato di
Versailles, che però il governo socialdemocratico aveva accettato
integralmente. La gente era convinta che il pagamento delle riparazioni di
guerra stesse uccidendo l’economia, anche se la Germania aveva versato solo una
frazione dell’importo richiesto ed evidentemente non aveva alcuna intenzione di
cercare di saldare il debito.
Il putsch della birreria di Monaco aveva messo tutti in agitazione. L’eroe
di guerra Erich Ludendorff era il sostenitore più illustre dell’iniziativa. I
cosiddetti “battaglioni d’assalto”, con le loro camicie brune, e i cadetti dell’accademia
ufficiali di fanteria si erano impadroniti degli edifici chiave della città.
Consiglieri comunali erano stati presi in ostaggio ed eminenti ebrei erano
stati arrestati. Il venerdì il governo legittimo aveva contrattaccato.”
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