(pag.357) “Il
battaglione di Grigorij non aveva cibo, però era arrivato un carro carico di
vanghe per consentire loro di scavare una trincea. Gli uomini spalavano a
turni, dandosi il cambio ogni mezz’ora, per cui non ci volle molto. Il
risultato non era perfetto, ma serviva allo scopo.
In precedenza, quello
stesso giorno, Grigorij, Isaac e i loro compagni avevano superato una
postazione tedesca abbandonata, e Grigorij aveva notato che le trincee
presentavano una specie di tratto a zigzag a intervalli regolari, in modo da
ridurre la visuale nella buca. Il tenente Tomčak aveva detto che quello zigzag
si chiamava “riparo trasversale”, ma non ne conosceva l’esatto utilizzo.
Anche se il tenente non
ordinò ai suoi uomini di copiare il modello tedesco, Grigorij era sicuro che
dovesse avere una funzione ben precisa.”
[foto: fotografareindigitale.com Trincee degli eserciti Italiani ed Austro Ungarico riprese dall’alto (Copyright Scherl/Suddeutsche Zeitung); notare la struttura "a zig zag"]
Questa particolare struttura aveva due funzioni: nel caso in
cui una parte della trincea fosse stata conquistata, gli invasori non avrebbero
avuto modo di colpire direttamente il resto della trincea e gli uomini al suo interno, avendo una visuale
ridotta; la forma irregolare forniva meno punti di riferimento per il nemico e
riduceva l’effetto dei proiettili d'artiglieria che avevano meno probabilità di
colpirla frontalmente e più in modo trasversale.
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