(pag.29) “I ragazzi lo seguirono nel
magazzino delle lampade. Il lampista consegnò a Billy una lustra lampada di
sicurezza di ottone e lui l’agganciò alla cintura come aveva visto fare agli
uomini.
A scuola aveva imparato tante cose sulle
lampade dei minatori. Tra i pericoli in miniera c’era il metano, il gas
infiammabile rilasciato dalle vene di carbone. Veniva chiamato “grisù” ed era
la causa di tutte le esplosioni sotterranee. Notoriamente nelle miniere del
Galles c’era molto gas. La lampada era progettata in modo ingegnoso per evitare
che la fiamma incendiasse il grisù. In pratica la fiamma cambiava forma in
presenza del gas, diventando più lunga, e questo costituiva un avvertimento
perché il grisù è inodore.
Se si spegneva, il minatore non poteva
riaccenderla da solo. Nel sottosuolo era infatti proibito avere fiammiferi, e
la lampada era chiusa in modo da scoraggiare la violazione della regola.
Bisognava portarla a una stazione di accensione, di solito alla base del pozzo,
e ciò a volte comportava una camminata di un paio di chilometri, ma ne valeva
la pena per evitare il rischio di un’esplosione sotterranea.
A scuola era stato detto ai ragazzi che
quel tipo di lampada dimostrava quanto i padroni delle miniere avessero a cuore
la sicurezza dei loro dipendenti, ma il papà aveva commentato: “Come se per i
capi non fosse un vantaggio evitare le esplosioni, l’interruzione del lavoro e
i danni alle gallerie”.
Presa la lampada, gli uomini si mettevano
in coda per la gabbia.”
Le fiamme libere erano troppo pericolose
nelle miniere. La presenza di grisù (o grisou, ovvero gas metano) all’interno
del sottosuolo provocava esplosioni disastrose all’interno delle gallerie.
Inoltre la polvere di carbone che impregnava l’aria e ricopriva ogni cosa, se
data alle fiamme, alimentava incendi difficilmente domabili.
Per questo attorno al 1815, sir Humphry
Davy mise a punto un tipo di lampada ad olio combustibile che, in presenza di
una più elevata presenza di gas metano, si spegnesse al posto di provocare la
combustione. Questa innovazione tecnologica ridusse di molto le esplosioni
nelle miniere, perché lo spegnimento delle lampade metteva in allerta i
minatori sul pericolo del gas che non poteva essere percepito in altro modo,
perché inodore.
Nessun commento:
Posta un commento