(pag.349) “Dopo un
giorno e mezzo di viaggio, il treno si fermò in una città che si chiamava
Ostroleka. Grigorij non l’aveva mai sentita nominare, ma vide che si trovava
alla fine della linea ferroviaria e quindi immaginò che dovesse essere vicino
al confine tedesco. Là venivano scaricate centinaia di vagoni; uomini e cavalli
sudavano e faticavano per trasportare cannoni enormi giù dai treni. Migliaia di
soldati vagavano in giro mentre ufficiali di cattivo umore cercavano di
radunarli in plotoni e compagnie. Nello stesso tempo tonnellate di vettovaglie
dovevano essere trasferite su carri trainati da cavalli: mezzene di carne,
sacchi di farina, barili di birra, casse di munizioni, scatole di proiettili di
artiglieria e tonnellate di avena per i cavalli.”
[foto: www.marxists.org Esercito
russo durante la prima offensiva in Prussia nel 1914]
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