(pag.66) “Un giorno una ragazza della cucina l’aveva mandata a prendere il “tantalo” nella sala del biliardo al piano superiore. Troppo agitata per chiedere cosa fosse, raggiunta la stanza si era guardata attorno nella speranza di vedere qualcosa che avesse una palese pertinenza con la cucina, come un vassoio pieno di piatti sporchi, ma non aveva trovato nulla. Quando Maud era entrata, lei stava piangendo calde lacrime. […] Aveva chiesto a Ethel cosa fosse successo. Il tantalo era risultato essere il contenitore d’argento delle bottiglie di cristallo contenenti brandy e whisky. Un vero e proprio supplizio di Tantalo – le aveva spiegato Maud – perché il suo meccanismo di chiusura impediva alla servitù di bere sorsate di nascosto.”
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