mercoledì 16 aprile 2014

Prussia Orientale vista dai soldati russi

(pag.351-352) “A metà del terzo giorno emersero da un bosco e scorsero una bella fattoria in mezzo a campi di avena e grano. Era una costruzione a due piani con il tetto spiovente. Nel cortile c’erano un pozzo di cemento e una bassa struttura in pietra che sembrava un porcile, solo più pulita. Quel posto pareva l’abitazione di un ricco signorotto locale o forse del figlio minore di un nobile. Era sbarrata e deserta.

Si stupirono tutti vedendo che, a un paio di chilometri da lì, la strada passava attraverso un intero villaggio di fattorie simili, tutte abbandonate. Grigorij cominciò a capire che avevano attraversato il confine con la Germania e che quelle magnifiche abitazioni erano le residenze degli agricoltori tedeschi che erano andati via con le famiglie e il bestiame per sfuggire all’esercito russo in avanzata. Ma dov’erano le baracche dei contadini poveri? Che ne era stato della lordura dei maiali e delle mucche? Perché non c’erano stalle di legno cadenti, con muri rappezzati e buchi nel tetto?”

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