(pag.151) “«Le
mitragliatrici rendono obsolete tutte le armi portatili» disse Walter
proseguendo la discussione iniziata in precedenza. Sapeva tutto sulle armi ed
era fermamente convinto che l’esercito tedesco dovesse avere in dotazione le
più moderne e potenti.
Otto la pensava
diversamente. «Si inceppano, si surriscaldano e non centrano il bersaglio. Con
il fucile un uomo può prendere bene la mira; se gli dai una mitragliatrice, la
maneggia come una canna da giardino.»
«Se la tua casa brucia,
non ci butti sopra l’acqua con una tazza, anche se il lancio è preciso; ti
serve la canna.»
Otto fece no con il
dito. «Non sei mai stato in guerra e non hai idea di com'è. Dammi retta, so di
cosa parlo.»”
Già nel 1862 era stata inventata una mitragliatrice a
manovella (“mitragliatrice Gatling”) però troppo pesante e rudimentale.
La mitragliatrice fu brevettata nel 1884 per l’esercito
britannico, che subito la rifiutò per i suoi problemi di surriscaldamento e
manutenzione. A differenza degli Inglesi, i Tedeschi intuirono l’enorme
potenziale di quest’arma e ne produssero subito un gran numero.
La mitragliatrice rivoluzionò totalmente il modo di fare la guerra.
Affrontare battaglie campali come nelle guerre settecentesche o ottocentesche
sarebbe stato impossibile per entrambi i fronti tale era la potenza distruttiva di quest'arma; era molto più difficile sottrarvi, non tanto per la precisione, bensì per la frequenza di colpi sparati in un breve lasso di tempo, decisamente più alta rispetto a qualsiasi fucile. Questo fu uno dei motivi che portò alla necessità di punti di appostamento strategici per
attaccare e allo stesso tempo per ripararsi dal fuoco nemico; era così avvenuta la trasformazione in “guerra di posizione” nelle trincee, ben più logorante delle vecchie battaglie campali.
[foto:
westerncult.blogfree.net Mitragliatrice Gatling, 1876]
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