(pag.424) “Nutley
Street era un’oasi di quiete. Le casette a schiera erano costruite secondo uno
schema che ormai, dopo un solo giorno passato a Londra, gli era già diventato
familiare. Erano molto più grandi di quelle dei minatori, con piccoli giardini
sul davanti invece di avere la porta che si apriva direttamente sulla strada.
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