(pag.977-978) “Al ritorno dalla guerra civile, Grigorij ritrovò Katerina,
Vladimir e Anna nell’accogliente appartamento all’interno dell’enclave
governativa nella vecchia fortezza del Cremlino. Per i suoi gusti, quel posto
era fin troppo confortevole. L’intero paese era a corto di generi alimentari e
carburante, ma nei negozi del Cremlino c’era abbondanza di tutto. Il complesso
disponeva di tre ristoranti con chef istruiti in Francia e, con sgomento di
Grigorij, camerieri che sbattevano i tacchi davanti ai bolscevichi, esattamente
come avevano fatto al cospetto della vecchia nobiltà. Katerina portava i
bambini alla nursery quando andava dal parrucchiere. Di sera i membri del
comitato centrale si recavano all’opera a bordo di auto con chauffeur.
«Spero che non stiamo diventando la nuova aristocrazia» disse una sera
Grigorij a Katerina, mentre erano a letto.”
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